La cappella musicale del Duomo di Milano in concerto alla cattedrale di Como

«La più antica istituzione culturale milanese, la Cappella Musicale del Duomo di Milano, diretta da monsignor Massimo Palombella, sarà a Como per lo straordinario concerto di musica sacra dal titolo Soli Deo Gloria – L’Anno Liturgico nel Canto Gregoriano e nella Polifonia Rinascimentale, in programmasabato 8 giugno, alle ore 19.00, in Cattedrale (ingresso gratuito)».Ad annunciarlo è don Nicholas Negrini, Maestro di Cappella del Duomo di Como.

Attiva ininterrottamente dal 1402, «la Cappella Musicale del Duomo di Milano – aggiunge don Negrini –è la più antica istituzione culturale milanese e tra le più antiche al mondo». Espressione culturale e artistica della Veneranda Fabbrica del Duomo, custodisce un patrimonio singolare che si identifica nella musica che i suoi Maestri hanno scritto nel corso dei secoli sino ai nostri giorni, conservata nell’Archivio della Veneranda Fabbrica. Dal 14 settembre 2021 monsignor Massimo Palombella ne ricopre la carica di direttore, dopo aver svolto il medesimo incarico per la Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.

Il programma della serata dell’8 giugno, a Como, comprende: Ad te levavi (Canto Gregoriano), Magnificat VIII toni (Orlando di Lasso), Dies sanctificatus (Giovanni Pierluigi da Palestrina), Invocabit te (Canto Gregoriano), Exaltabo te (Giovanni Pierluigi da Palestrina), Miserere (Gregorio Allegri), Christus factus est (Canto Gregoriano), Popule meus (Tomás Luis de Victoria), Tenebrae factae sunt (Tomás Luis de Victoria), Sicut cervus (Canto Gregoriano – Giovanni Pierluigi da Palestrina).

«La Cappella Musicale del Duomo di Milano ha un’attività concertistica in quanto agisce all’interno di una missione, dove l’evangelizzare passa attraverso la cultura che diviene arte, in questo caso musica. L’attività concertistica della Cappella Musicale, con tutta la professionalità che essa richiede, è dunque, prima d’ogni altra cosa, un annuncio della Parola di Dio» commenta monsignor Palombella che, entrando nel merito del programma del concerto, sottolinea come l’Anno Liturgico (dall’Avvento alla Pasqua) sia stato il criterio con cui la musica è stata selezionata e quindi organizzata nel programma dell’8 giugno. «Proporremo, tra gli altri, un inedito Miserere di Allegri nella versione originale, presente all’interno della Biblioteca Apostolica Vaticana (“Codice Sistino”), manoscritto che non comprende quelle elaborazioni (con il famoso Do acuto) per cui questo pezzo è diventato famoso, in quanto trattatasi di un errore tipografico. […] Il programma presenta un intreccio tra Canto Gregoriano e Polifonia Rinascimentale per coinvolgere gli ascoltatori, attraverso un testo che acquisisce forma sonora, nella comprensione ecclesiale della fede in differenziati momenti storici. La cultura, quando diventa fruibile esteticamente, codifica la qualità della nostra umanità e diviene fondamentale e imprescindibile veicolo per l’evangelizzazione».

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